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12 giugno 2013 3 12 /06 /giugno /2013 21:13

Il tanto atteso iOS 7 è stato finalmente presentato; sono molte le novità introdotte da questa release, che nei piani di Apple segnerà un punto di svolta per tutti i suoi dispositivi. Sembra però che stavolta l'azienda della mela abbia deciso di applicare una tattica che spesso e volentieri i rivali hanno usato nello sviluppo dei loro prodotti: l'arte della scopiazzatura.  

Almeno è quello che affermano gli utenti più concentrati, che non hanno potuto fare a meno di notare una certa somiglianza fra alcune features di iOS 7 e Windows Phone 8.

Ad esempio la schermata delle chiamate in arrivo, che differisce solo per i colori da quella della sua controparte; ma non solo: anche il multitasking sembra esattamente quello di WP8 (ma c'è chi giura che a sua volta Microsoft abbia copiato da WebOS). 

http://www.appletribu.com/wp-content/uploads/2013/05/ios7.png

Per non parlare poi della galleria immagini e della calcolatrice, anch'esse un pò troppo uguali a quelle già viste in Windows Phone. Personalmente poi ho notato anche una piccola somiglianza fra le nuove icone e quelle delle ultime versioni di Symbian (specie per l'aspetto tondeggiante e particolarmente sgargiante). 

Anche Android sembra comparire fra i modelli da cui Apple ha preso ispirazione, almeno per quello che riguarda il client di Gmail (ma qui si va sull'ovvio) e qualche altra funzione della lock screen.

Ovviamente gli Apple-maniaci non sono affatto d'accordo, e pur notando le somiglianze respingono le accuse affermando che caso mai Apple non copia ma migliora (che alla fine è un modo carino di ammettere la cosa) e che queste piccole ispirazioni non si possono paragonare con le razzie che gli altri produttori hanno fatto alle licenza Apple.

Certo è che dopo anni passati a tracciare la rotta per quello che riguarda il mercato degli smartphones Apple aveva bisogno di sfornare qualcosa di nuovo; che poi sia più o meno somigliante ai prodotti della concorrenza non è una cosa che deve meravigliarci visti i precedenti.

Anzi, a conti fatti si può dire che Apple collabora con Microsoft, considerando che il motore di ricerca su cui si baserà Siri non sarà più Google ma Bing.     

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