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23 aprile 2012 1 23 /04 /aprile /2012 21:12

http://cenriqueortiz.com/images/nfc/gmsa-nfc-mobile-arch-reference.jpgUltimamente si parla sempre di più della tecnologia NFC, che quasi tutti i produttori di smartphones hanno inserito (o inseriranno a breve) nei propri dispostivi.

Ma per molti dietro queste tre lettere si nasconde ancora una sigla misteriosa, di cui tutti parlano ma che in realtà quasi nessuno è in grado di spiegare.

Di seguito vedremo di chiarire un pò le idee a riguardo a questa nuova e potenzialmente rivoluzionaria tecnologia. Partiamo dal nome: NFC sta per Near Field Communication, ed indica in generale un metodo di comunicazione wireless, bidirezionale e a corto raggio attraverso il quale due dispositivi non necessariamente dello stesso tipo possono scambiarsi informazioni in maniera sicura. 

Sviluppato in maniera congiunta da Philips, Sony e Nokia questo standard promette di rivoluzionare il modo di interagire con il mondo attraverso il proprio smartphone. Attravero i dispositivi dotati di circuito NFC sarà infatti possibile effettuare pagamenti elettronici, scaricare dati da qualsiasi dispositivo di memorizzazione e addirittura utilizzare il proprio smartphone come carta d'identità elettronica.  

Questi sono solo alcuni esempi delle infinite possibilità che la tecnologia NFC offrirà agli sviluppatori una volta diventata uno standard, ma ora che sappiamo cosa ci permetterà di fare è arrivato il momento di vedere come lo farà.

Iniziamo col dire che NFC è una estensione dello standard RFID (per intenderci quello che è alla base del funzionamento delle chiavi elettroniche e degli antifurti che si trovano legati ai prodotti dei centri commerciali).

Prevede l'integrazione di una smart card all'interno di un qualsiasi dispositivo mobile: tra i due dispositivi (Initiator e Target) si stabilisce una connessione wireless se e solo se l'initiator è posto a una distanza massima di 4 cm dal target (è da notare che con una distanza così ridotta si minimizza il rischio di sniffing dei dati, in modo da garantire il massimo della sicurezza nella comunicazione).

Questa connessione è compatibile sia con lo standard bluetooth che con lo standard Wi-Fi e permette una velocità di trasferimento di 424 Mb/s. Inoltre opera a una frequenza di 13.56 MHz che la rende compatibile con tutti i dispostivi RFID già esistenti. Questo vuol dire che tutti l'hardware già prodotto e funzionante potrà essere utilizzato anche per lo standard NFC, senza bisogno di costose operazioni di installazione e/o aggiornamento. 

L'idea dei produttori è quella di integrare questa tecnologia in tutti i dispositivi mobili e non per permettere agli utenti di scambiare informazioni in maniera sicura e veloce sia con altre persone che con dispositivi come chioschi automatici per l'emissione di biglietti aerei/ferroviari, per l'acquisto di musica digitale/ebook, per scaricare informazioni turistiche direttamente sul proprio smartphone ecc. 

Non solo, i grandi circuiti della moneta elettronica (VISA, MasterCard ecc.) sono molto interessati a questa tecnologia, che permetterà di integrare le carte di credito di un cliente direttamente nella SIM da inserire nel proprio cellulare. In questo modo i pagamenti elettronici diventerebbero semplici e veloci, senza bisogno di digitare codici, strisciare carte di credito ecc.   

Insomma, un bel vantaggio per tutti, ma con un costo da non sottovalutare legato alla privacy. Non tanto per quanto riguarda la sicurezza dei propri dati, che è garantita dall'implementazione dello standard, ma per tutto quello che riguarda la tracciatura delle persone: non è il massimo della trasparenza andare in giro con un dispositivo che è in grado di scambiare con gli altri tutti i tuoi dati personali.

Ad esempio basterebbe installare un dispositivo NFC all'interno delle porte automatiche delle stazioni della metropolitana per sapere a che ora una determinata persona ha preso il treno e verso che direzione è andata.

E' vero che con la stessa facilità potrei fare il biglietto senza bisogno di fare la fila in biglietteria o alle macchinette automatiche, ma bisogna considerare se vale la pena di avvicinarsi sempre di più al Grande Fratello di George Orwell in cambio di qualche minuto in meno passato alla cassa di un supermercato o al bancomat.  

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