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3 novembre 2011 4 03 /11 /novembre /2011 11:15

La virtualizzazione dal punto di vista informatico è il concetto di eseguire più sistemi operativi sulla stessa macchina; in generale abbiamo una macchina fisica che contiene il sistema operativo host, e una o più virtual machines che sono dei sistemi guest,cioè dei finti computer su cui installare altri sistemi operativi. 

La virtualizzazione è molto usata in ambienti di ricerca e/o industriali: ad esempio per simulare macchine con hardware ancora in fase di progettazione o che non si possiede fisicamente (e in questo caso si parla anche di emulazione), oppure per tutti quesi servizi in cui servono più di un server fisico. In questi casi piuttosto che avere più macchine fisiche su cui ognuna è implementato un servizio, si preferisce avere una sola macchina fisica abbastanza potente da poter far girare su singole virtual machines tutti i servizi richiesti.

http://www.toppolino.it/xorse/wp-content/uploads/2009/11/virtualbox-screen0.png

Ma aldilà di questi scopi professionali anche chi utilizza il PC per scopi personali può trarre vantaggio dalla virtualizzazione; ad esempio chi vuole provare un sistema operativo diverso dal solito Windows o chi ha bisogno di utilizzare determinati software presenti solo per una certa piattaforma può crearsi la propria macchina virtuale con cui lavorare, senza bisogno di perdersi fra partizionamenti, boot loader e formattazioni varie. 

Un software molto semplice da utilizzare che permette di creare macchine virtuali è VirtualBox attualmente distribuito sia in forma commerciale che in forma gratuita da Sun MicroSystems. Disponibile per Windows, Linux, Mac Os permette di creare sistemi guest con macchine Windows, Linux, Os/2,FreeBSD e OpenBSD.

http://www.valent-blog.eu/illustrazioni/schermata7.png

Può emulare vari dispositivi hardware: gli hard disks (in formato VDI, purtroppo non compatibile con altri software di virtualizzazione), le schede video (di default una scheda VESA con 12MB di memoria), e le schede audio (AC 97 o soundblaster). Inoltre può emulare varie schede ethernet sia AMD che INTEL, e i controller USB della macchina host.

Creare una macchina virtuale con VirtualBox è un procedimento abbastanza semplice: una volta scaricato ed installato (durante la procedura vedrete comparire vari notifiche di nuovo hardware, non preoccupatevi, è normale) tramite l'interfaccia grafica sarà possibile scegliere il tipo di sistema guest da installare ed impostare tutti i parametri della nuova macchina virtuale (dimensione dell'hd, memoria video, dimensione della RAM ecc.).  

E' importante in questa fase scegliere opportunamente la dimensione massima dell'hd virtuale: può essere impostata sia fissa che dinamica, nel primo caso avremo una immagine del disco virtuale della dimensione massima prefissata, nel secondo caso invece aumenterà fino al massimo stabilito man mano che installiamo software sul sistema guest.

Una volta fissata non si può ridimensionare quindi è meglio scegliere con criterio la dimensione massima. Per quanto riguarda la RAM da assegnare al sistema guest è bene scegliere sempre il minimo previsto per il sistema operativo che vogliamo installare (chiaramente chi ha un macchina host con 4 o più GB di ram può anche abbondare), anche se questo parametro è modificabile è meglio non esagerare pena problemi nel sistema host.

http://www.valent-blog.eu/illustrazioni/schermata8.png

Una volta fissati tutti i parametri della macchina virtuale da creare si può procedere all'installazione del sistema operativo: questa può avvenire tramite una immagine ISO, una immagine virtuale in formato VDMI, VMDK o VHD, oppure un dvd di installazione inserito nel drive del sistema host. Bisogna ovviamente seguire tutti i passaggi previsti dalla specifica procedura di installazione, ed una volta terminata avremo il nostro sistema guest pronto per essere avviato ed utilizzato.  


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