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3 marzo 2012 6 03 /03 /marzo /2012 19:42

http://www.danilopontone.it/wp-content/uploads/2011/07/trends-mobile-italia-2011.jpgL'utilizzo di Internet in mobilità negli ultimi anni ha avuto una crescita esponenziale: oramai chiunque grazie a smartphones, tablet, netbook e notebook vari possono collegarsi alla rete e utilizzare i più svariati servizi online (come ad esempio scattare una foto e caricarla su Twitter o Facebook). 

Conseguenza diretta di questo boom è un problema che probabilmente in origine è stato sottovalutato dalle grandi compagnie telefoniche: la banda a disposizione delle reti Wireless si sta esaurendo. 

Questo in parole vuol dire che i provider dovranno iniziare a gestire con parsimonia le quote di connettività a loro assegnate e che probabilmente le offerte con traffico illimitato non saranno più una strada percorribile per molti di essi.

Se prima i carriers grazie al fatto che il traffico dato era limitato a quei pochi clienti che possedevano la tecnologia capace di utilizzarlo potevano permettersi di offrire traffico dati illimitato ai loro clienti adesso che smartphone e tablet sono un oggetto di uso comune devono cominciare a darsi una regolata per evitare di superare la quota di banda assegnata loro dai provider.

Chi ne farà le spese ovviamente saranno i clienti: non è un caso che negli USA AT&T, uno dei maggiori operatori telefonici dell'unione, abbia deciso di non offrire più opzioni contrattuali con traffico dati illimitato e di modificare quelle già attivate imponendo una soglia massima oltre la quale si inizierà a pagare (caro?) i MB in più scaricati.

Il problema è più grave di quello che sembrerebbe al primo sguardo: una soglia di 2 GB è più che sufficiente per chi fa un uso base di internet mobile, ma chi utilizza la propria opzione dati al massimo (ad esempio chi utilizza il proprio smartphone come modem o chi naviga con una chiavetta usb) verrà penalizzato oltremodo e si troverà nella spiacevole sensazione di dover centellinare l'utilizzo delle proprie app per non superare la soglia massima e venire dissanguato dal proprio gestore.

Basta pensare a servizi come deezer, iCloud e in generale tutti quei software basati sul download di dati da remoto. Imporre una soglia massima ai dati che potranno scaricare potrebbe limitare il loro utilizzo da parte degli utenti costretti a scegliere tra quali applicazioni utilizzare per evitare di consumare troppi MB.

Non solo, l'eventuale limitazione di internet mobile potrebbe anche portare conseguenze sul concetto stesso di smartphone. Attualmente acquistare un iPhone, uno smartphone Android e/o Windows Phone risulta praticamente inutile se non ci si dota di una opzione dati che permetta di utilizzarne a pieno le funzioni.

La maggior parte delle funzionalità degli smartphone odierni si basa proprio sull'utilizzo della connessione internet: se questa venisse posta a limitazioni i produttori potrebbero essere costretti ad adattare molti dei servizi offerti alla nuova situazione, perdendo gran parte della libertà di azione che internet mobile aveva portato.   

  



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