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21 giugno 2014 6 21 /06 /giugno /2014 10:36

Grosse novità dal mondo di WhatsApp; fra le nuove 250 emoticon che saranno aggiunte ci sarà spazio anche per il dito medio. Le faccine (o meglio emoji) sono utilizzate da decenni e nel nel corso del tempo si sono sempre più evolute, diventando di fatto uno strumento indispensabile per chi fa dei messaggi di testo il suo modo preferito di comunicare. 

http://www.cypressnorth.com/wp-content/uploads/2013/05/Google-Hangout-Emojis.jpg

In realtà l'introduzione delle nuove emoticon sarà valida per tutti i software; il Consorzio Unicode ha infatti quasi pronto il nuovo standard Unicode 7.0 che prevede appunto l'utilizzo di ulteriori 250 codifiche che andranno a indicare univocamente altrettante nuove emoticon.

L'elenco testuale delle nuove emoticon è disponibile su emojipedia e comprende oltre al già citato dito medio anche altri simboli piuttosto alternativi ma che sicuramente troveranno un grande utilizzo nelle chat del prossimo futuro. 

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16 febbraio 2014 7 16 /02 /febbraio /2014 17:55

Sembra proprio che Windows 8 non piaccia a nessuno, o almeno che non piaccia come Microsoft vorrebbe. Le critiche verso questa versione di Windows non sono mai mancate, ma più passa il tempo e più i giudizi negativi si accumulano, nonostante gli sforzi dell'azienda.

Ultimo in ordine di tempo a lamentarsi è Paul Thurrot, giornalista da sempre amico di Microsoft che stavolta non ci pensa due a volte a criticare in lungo e in largo la gestione dello sviluppo di Windows 8, definendo il prossimo update Windows 8.1 Update 1, un disastro sotto ogni punto di vista.

http://cdn3.pcadvisor.co.uk/cmsdata/features/3448449/How_to_turn_onoff_wireless_connectivity_in_Windows_8_2.png

Il motivo? Microsoft non starebbe facendo nulla per migliorare il proprio prodotto, limitandosi ogni volta ad accogliere le richieste più pressanti degli utenti (come con la reintroduzione del pulsante Start) e senza cercare di risolvere il vero problema di Windows 8, ovvero il non essere riusciti a rendere nette le differenze fra il suo uso mobile e quello desktop.  

Tutto ciò non ha fatto altro che allontanare gli utenti dall'ultimo sistema Windows e spingerli a mantenere Windows 7 oppure passare (nel caso peggiore) alla concorrenza, che rispetto a Microsoft è riuscita da tempo a realizzare un ecosistema software valido sia per i dispositivi mobili che per i computer. 


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9 febbraio 2014 7 09 /02 /febbraio /2014 16:14

I notebook? Destinati ad essere utilizzati solo dai pochi che ne avranno davvero bisogno. Almeno questo è quello che dicono le previsioni di DisplaySearch, che vedono i tablet arrivare a coprire una quota mercato del 75% dei dispostivi mobili, con oltre 455 milioni di pezzi venduti, entro i prossimi 3 anni.

Potenti come i notebook, ma decisamente più comodi da usare i tablet sono quindi destinati a diventare lo strumento principale di chi ha bisogno di utilizzare qualcosa che somigli a un PC lontano dalla propria postazione di lavoro.

http://en.community.dell.com/cfs-file.ashx/__key/communityserver-blogs-components-weblogfiles/00-00-00-00-07/7288.Dell-Latitude-10-Windows-8-tablet-_2800_small_2900_.jpg

Il discorso sembra piuttosto semplice: quando si lavora in ufficio un bel PC fisso è l'ideale, ma in mobilità è decisamente più comodo utilizzare il tablet che un notebook, che comunque bisogna posizionare su un tavolino per poter ottenere almeno un minimo di comodità.

Anche i produttori sembrano essersene resi conto e così anche i grandi del settore dei notebook (come Dell, Hp e Lenovo) potrebbero decidere di dare più slancio alla produzione di tablet e ultrabook, aumentando la concorrenza e di conseguenza facendo scendere i prezzi.

E i notebook? destinati al declino: nello stesso periodo preso in considerazione infatti le consegne potrebbero scendere di 50 milioni di unità. Insomma nel 2017 i notebook saranno strumenti utilizzati solo dai professionisti con problemi di spazio sulle proprie scrivanie, che li useranno in alternativa ai PC tradizionali, mentre tutti gli altri lavoratori (per intenderci quelli che si accontentano di internet e di fare un minimo di documenti office) si accontenteranno dei tablet.

I prezzi? Aumenteranno, ma in cambio si otterrano notebook più potenti e con caratteristiche davvero avanzate.  


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7 febbraio 2014 5 07 /02 /febbraio /2014 20:12

Oramai sappiamo già tutto della fine di Windows XP, che fra poco più di due mesi andrà ufficialmente in pensione con Microsoft che ne cesserà ufficialmente il supporto. Dovrebbe essere l'occasione buona per dare lo slancio definitivo a Windows 8, che non è ancora riuscito a conquistare il cuore degli utenti e continua a raccogliere critiche di ogni tipo, ma non secondo gli analisti.

Secondo le previsioni più recenti infatti le aziende, che dovranno obbligatoriamente passare a un nuovo sistema operativo ora che Xp passerà a miglior vita, sarebbero intenzionate a scegliere Windows 7 piuttosto che l'ultimo arrivato Windows 8.

http://www.lovesurface.it/wp-content/uploads/2013/05/windows-8-startisback.jpg

Quest'ultimo sarebbe ancora troppo poco affidabile e avrebbe delle mancanze piuttosto gravi rispetto al suo predecessore (in particolare il fatto che manchino tasto start e menu avvio, e la necessità di accedere tramite l'account Microsoft) che dovrebbero spingere chi sarà costretto all'upgrade a preferirgli Seven

Un problema serio per Microsoft, che però sta provando a correre ai ripari in tutti i modi; non a caso infatti più o meno in contemporanea alla dismissione di Xp dovrebbe arrivare un nuovo update di Windows 8.1, che secondo le anteprime dovrebbe renderlo più simile a Windows 7 e quindi più appetibile per gli utenti. 

Sarà la mossa vincente? poche settimane e lo sapremo.  

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27 gennaio 2014 1 27 /01 /gennaio /2014 17:12

Sappiamo da tempo che Windows Xp non sarà più aggiornato a partire dal prossimo 8 Aprile. Sappiamo anche che difficilmente per quella data tutti gli utenti di questo sistema operativo saranno in grado di passare a una nuova release di Windows e che i problemi per i clienti Microsoft non mancheranno.

Ma l'azienda sembra intenzionata ad aiutare i suoi clienti in tutti i modi possibili, sperando che tutta questa disponibilità li spinga ad adottare ancora i sistemi Microsoft per sostituire l'oramai defunto Windows Xp. 

http://2.bp.blogspot.com/-gzZu8S_1bRg/Tgs9POnULmI/AAAAAAAAJcc/o_9aZ8lt1Vc/s1600/Windows_Xp_Wallpaper_Black_by_deepindersingh006.jpg

In particolare l'azienda continuerà ad aggiornare i suoi software anti-virus e anti-malware fino al 2015: ben un anno e mezzo oltre la fine degli aggiornamenti software, un lasso di tempo piuttosto ragionevole e che permetterà ai clienti (in particolare aziende ed enti pubblici) di organizzarsi ed aggiornare il loro parco computer.

Riuscirà Microsoft a portare a termine il piano di dismissione di Windows Xp e a non perdere nemmeno un cliente? La sfida è davvero ardua, ma a quanto pare la voglia di provarci in tutti i modi non manca; resta da capire come si comporteranno gli utenti, ma questo è davvero difficile da prevedere. 

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22 gennaio 2014 3 22 /01 /gennaio /2014 18:48

Sappiamo oramai da tempo che Microsoft terminerà il supporto a Windows XP il prossimo 8 Aprile. Un avvenimento che per molti potrebbe sembrare banalmente superabile installando un nuovo sistema operativo, ma che nasconde molte insidie per tutte quelle aziende che fanno largo uso di computer e che non hanno mai pensato a cambiare la propria piattaforma.

Un esempio su tutti: le banche. Secondo i dati attualmente in circolazione il 95% degli sportelli bancomat presenti nel mondo sono gestiti tramite computer con sopra installato Windows XP; un dettaglio da poco per molti, visibile solo nelle rare occasioni in cui lo sportello è fuori servizio e compare la classia schermata blu di Windows, ma che quando il caro vecchio XP sarà pensionato potrebbe diventare un problema molto serio.

http://file.aperion.it/slir/w400-h450/nove/foto/bancomat_aldembyflickr.jpg

Cessato il supporto infatti questi terminali saranno abbandonati a loro stessi, una cosa per niente positiva se si pensa che stiamo parlando dello strumento con cui milioni di persone quotidianamente gestiscono le proprie finanze e che potenzialmente senza più le patch di sicurezza e gli aggiornamenti potrebbero essere vittima dei più svariati attacchi informatici.

La cosa sembra preoccupare più Microsoft che le banche però: l'azienda infatti sta spingendo da tempo affinchè gli istituti finanziari si aggiornino a un sistema pù moderno, ma i costi molto alti (in molti casi c'è da cambiare anche l'hardware, non solo il software) hanno sempre frenato ogni iniziativa. 

Dopo l'8 Aprile l'aggiornamento diventerà però una necessità, per la gioia di Microsoft e il dispiacere dei CDA delle banche, costretti a una spesa fino ad oggi sempre rimandata. 

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20 gennaio 2014 1 20 /01 /gennaio /2014 17:55

Sembra proprio che la maledizione di Windows (quella secondo cui Microsoft azzecca un sistema operativo ogni 2) abbia colpito ancora, almeno dai commenti che i dipendenti Microsoft starebbero facendo riguardo Windows 8 e che sono comparse in rete in forma (ovviamente) non ufficiale.

http://www.tomshw.it/files/2014/01/immagini_contenuti/52631/thurrott_t.jpg 

Un tweet piuttosto imbarazzante per l'azienda infatti paragona il nuovo prodotto di Microsoft a uno dei sistemi Windows peggio riusciti in assoluto per via del poco successo avuto fino ad oggi e delle continue modifiche richieste dagli utenti, per nulla convinti dalle prime features di Windows 8 (una su tutte la mancanza del tasto Start). 

Secondo gli ultimi dati infatti Windows 8 raccoglie meno del 10% della quota di mercato, con Windows 7 e Windows Xp che con rispettivamente il 45% e il 35% non danno alcun segno di cedimento e continuano a restare i preferiti dagli utenti. 

Davvero una pessima figura quella di Microsoft, che si sta impegnando al massimo per fare in modo che gli utenti si convincano ad aggiornare i propri PC ma che deve fare i conti con l'ottimo lavoro fatto per Windows 7, talmente perfetto da non suscitare alcuna voglia di cambiamento nei clienti. 

Riuscirà l'annunciata dismissione di Windows Xp a sollevare le sorti di Windows 8? Non ci resta che aspettare qualche settimana per saperlo.

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16 gennaio 2014 4 16 /01 /gennaio /2014 17:58

Buone notizie per gli utenti di WinAmp, il popolarissimo player non scomparirà. Merito di Radionomy, azienda belga che per circa 10 milioni di dollari ha acquistato sia WinAmp che Shoutcast; ci si aspettava l'intervento di Microsoft, ma forse l'azienda non ha ritenuto opportuno investire soldi in un progetto che un colosso come AOL aveva deciso di chiudere per sempre il 20 Dicembre 2013. 

http://screenshot.it.sftcdn.net/it/scrn/30000/30100/winamp-17.jpg

In realtà questa chiusura non è mai avvenuta e il progetto WinAmp è rimasto per circa un mesetto nel limbo. Ma la conferma dell'acquisizione, arrivata oggi, apre prospettive legate alla rinascita del progetto davvero interessanti: l'idea di Radionomy è quella di mantenere le peculiarità di WinAmp e fornire un prodotto che sia al passo coi tempi.

Questo vuol dire, secondo l'azienda, renderlo onnipresente, ovvero utilizzabile da qualsiasi dispositivo fisso e mobile. Decisamente ambizioso come piano, ma visto che si parla di uno dei software più famosi mai comparsi negli hard disk di noi umani non possiamo che sperare nella realizzazione di questo progetto. 

Anche per Shoutcast ci sono buone notizie, dal momento che l'azienda belga (già impegnata nel settore) con il suo acquisto potrà ampliare notevolmente i servizi forniti agli utenti e il catalogo a sua disposizione. 

 

  

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14 gennaio 2014 2 14 /01 /gennaio /2014 18:05

Quale è il sistema operativo più sicuro? Una ricerca inglese parla chiaro: è Ubuntu 12.04.

La distribuzione Linux ha superato una concorrenza tutt'altro che arrendevole, composta dalle varie versioni di Windows e MacOS risultando il primo classificato in seguito a una serie di test di sicurezza che comprendevano: 

  • crittografia
  • autenticazione
  • supporto al sandboxing
  • resistenza ai malware
  • supporto al networking

http://webnesbay.com/wp-content/uploads/2012/01/ubuntu12.04-unity2d.png

Il pangolino preciso di Canonical si aggiudicato il punteggio più alto, seguito da Android e MacOS che completano il podio e da Windows 7 e 8 che chiudono la classifica.

Un risultato più che discreto considerando che proprio i sistemi di Microsoft fanno della sicurezza il loro cavallo di battaglia; in realtà non è che poi questi dati siano una vera e propria sorpresa.

I sistemi Linux based sono da sempre più protetti di Windows per quello che riguarda i malware e i virus in generale ma non per i tentativi di attacco più elaborati dove, pur ottenendo i risultati migliori, anche Ubuntu ha dimostrato qualche pecca. 


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11 gennaio 2014 6 11 /01 /gennaio /2014 14:37

Google ha presentato da tempo i suoi Google Glass, pur non avendo ancora chiarito quando saranno lanciati sul mercato e quanto costeranno.

Qualcuno però è già riuscito a provarli e ha dato i primi giudizi, piuttosto contrastanti a dire il vero. L'interesse degli utenti è parecchio e in molti in rete si sono dichiarati pronti all'acquisto non appena gli occhiali intelligenti di Google entreranno in commercio; a detta di chi li ha provati (a questo link l'articolo completo) la cosa più interessante è la possibilità di utilizzarli in videoconferenza.

In pratica sarà possibile collegarsi via internet con i Google Glass e utilizzarli come una sorta di webcam che trasmetterà in rete cosa sta guardando chi li indossa: gli utilizzi di questa funzione sono potenzialmente infiniti (si pensi ad esempio agli utilizzi che se ne potrebbero fare in medicina), ma mettono più di un dubbio sulla privacy.

http://www.tuttoandroid.net/wp-content/uploads/2013/06/56.jpg

Indossandoli potrei infatti registrare tutto ciò che mi circonda e all'insaputa delle altre persone. E' pur vero che al momento è difficile non notare i Google Glass, ma in futuro potrebbero diventare totalmente invisibili, cosa assolutamente pericolosa se si pensa alla privacy. 

Potenzialmente il parco applicazioni sarebbe vastissimo (per la gioia dei fautori della realtà aumentata) ma bisognerà comunque vedere se le software house si mostreranno interessate a realizzare applicazioni adatte.

Ovviamente quelle made in Google non mancheranno, ma cosa succederà con le altre? Anche a questo proposito i dubbi sono parecchi. Partiamo dal presupposto che difficilmente le aziende sviluperanno software per un prodotto che non si vende; è ovvio che all'uscita i Google Glass non potranno contare su una libreria software particolarmente ricca, ma col tempo (e se avranno successo) la situazione migliorerà. 

Il problema è capire se Google e/o gli interessati avranno la pazienza di aspettare nell'eventualità di un inizio non eccezionale. 

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