Overblog
Segui questo blog Administration + Create my blog
14 settembre 2012 5 14 /09 /settembre /2012 19:11

L'iPhone 5 è finalmente stato presentato: fra cori di giubilo dei fanboy e ironia della rete il nuovo smartphone di Apple ha visto finalmente la luce; ma esauriti i festeggiamenti è ora di concentrarsi sugli aspetti più concreti come ad esempio il prezzo.

Nel nostro Paese in vista dell'arrivo nei negozi il 21 Settembre, non è stato ancora ufficializzato il prezzo di lancio anche se sono già possibili i preordini. Ad ogni modo, se si ripeterà quanto visto per i modelli precedenti non ci si dovrebbe scostare di molto dal prezzo di 679 Euro di Francia e Germania, anche se non è escluso un piccolo aumento che lo porti vicino alla soglia dei 700 Euro.

Bene: ora che abbiamo un idea del prezzo base che dovremo spendere per divenire proprietari dell'ultimo ritrovato della tecnologia è ora di fare qualche conto. Ci ha pensato per noi Ubm Techn Insights che ci presenta un interessante analisi sul prezzo delle singole componenti: quello che ne viene fuori è la seguente tabella. 

http://apple.hdblog.it/wp-content/uploads/2012/09/iPhone5-BOM-comparison.jpeg

Potete notare come rispetto ai predecessori l'iPhone 5 costa decisamente di più, per via di due componenti in particolare: il processore Cortex A15 di ARM e il chip Qualcomm BB+XCR sono i due componenti che fanno la differenza anche se in generale, tolti batteria e ram che non hanno subito incrementi nel prezzo, sono tutte le componenti a costare di più in confronto ai modelli precedenti, portando il totale della spesa per le componenti a 167.50$

Convertito per il mercato europeo sarebbe più meno 160 Euro; a questo punto vi chiederete a come si arriva ai quasi 700 del prezzo finale: la risposta è più semplice di quanto sembri. Dal conto sono esclusi i costi di ricerca e sviluppo, di produzione, i costi riguardanti il lato software, della campagna di marketing, il trasporto, le tasse e tutto il resto.

 Nessuna truffa quindi, anche se in realtà non sapremo mai quanto incidono gli aspetti elencati in precedenza sul costo finale, e sopratutto non sapremo mai quale è il margine di guadagno che Apple vuole ricavare dalle vendite. 

Sarebbe però interessante fare lo stesso lavoro per il Galaxy S3; resteremo informati in attesa di notizie in merito.  


Condividi post
Repost0
13 settembre 2012 4 13 /09 /settembre /2012 17:26

Tutti conosciamo Google Maps, Bing MapsNokia Maps che senza dubbio sono i servizi di cartografia più famosi ed utilizzati in rete.

Quello di cui non tutti siamo a conoscenza è il fatto che questi pur essendo gratuiti non sono del tutto free: se qualche sviluppatore (indipendente o per conto di qualche azienda) volesse utilizzarne i servizi in una sua applicazione dovrebbe innanzitutto chiedere il permesso ai rispettivi proprietari, e poi pagare l'acquisto della licenza corrispondente.

http://www.gfoss.it/userfiles/image/AlessandroSarretta/osm.jpg

Tutto questo non accade con OpenStreetMap. Questa è infatti una fondazione senza scopi di lucro, che ha lo scopo di incoraggiare la crescita, lo sviluppo e la distribuzione di dati geospaziali liberi e di renderli disponibili a tutti.

La cosa interessante è che chiunque, dopo la registrazione al sito, può contribuire alla compliazione delle mappe modificando o integrando i dati inseriti con tutte le informazioni che ritiene opportune. 

 Entrando più nel dettaglio OpenStreetMap è una comunità, nata nel 2004, che inzialmente grazie al lavoro di volontari dotati di gps portatile, notebook, smartphone o anche carte geografiche raccoglieva i dati che poi opportunamente convertiti venivano inseriti all'interno del database di OpenStreetMap.

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/0/08/Roma_Centro.png/300px-Roma_Centro.pngNel corso del tempo però il progetto ha avuto successo e anche molte compagnie ed enti pubblici in varie nazioni hanno iniziato a contribuire al suo sviluppo con i dati in proprio possesso, così che il database potesse ingrandirsi più velocemente del previsto.  

Ad esempio Yahoo e Bing hanno concesso alla fondazione l'utilizzo delle proprie foto satellitari in modo da poterle inserire nelle mappe elaborate dagli utenti. Allo stesso modo sono utilizzabili le immagini e dati satellitari ricavati dal Landsat 7, per le quali la legge degli USA stabilisce la lo status di dati pubblici non coperti da diritti d'autore. 

Anche in Italia l'ISTAT ha fatto la sua parte e reso di pubblico dominio i dati geografici relativi alle maggiori città italiane e ai confini di regione, provincia ecc. Non solo, molti comuni hanno iniziato le pratiche per rendere pubblici i dati topografici in loro possesso in modo da contribuire con tutti i dati a loro disposizione. 

Attualmente OpenStreetMap copre quasi la totalità del globo terrestre per quanto riguarda le informazioni cartografiche ma è un pò più indietro per quanto riguarda la parte di navigazione GPS. Chiunque voglia contribuire è invitato a farlo sulla pagina ufficiale del progetto e nei vari forum di supporto.  


    

Condividi post
Repost0
12 settembre 2012 3 12 /09 /settembre /2012 11:19

http://allthingsd.com/files/2012/09/HP-Spectre-One-Right-Facing-with-Keyboard.jpgNon c'è pace per Apple: dopo le cause legali con Samsung, in cui appare piuttosto evidente che l'azienda coreana ha preso più di qualche spunto dall'iPhone, stavolta ad aver scatenato le ire dei fan della mela sembra essere stata HP.

In rete i commenti acidi degli utenti si sprecano, e in effetti a guardare le foto l'Hp Spectre One sembra effettivamente un pò troppo somigliante a un iMac: quasi completamente in alluminio (tastiera compresa) il nuovo all-in-one di HP a un primo sguardo è identico a quelli prodotti da Apple. 

Qualcuno in giro per la rete in realtà è molto meno diplomatico e parla senza timore di essere smentito di una scopiazzatura bella e buona. Se non fosse per il sistema operativo (il PC di HP avrà infatti preinstallato Windows 8) le differenze secondo molti utenti sarebbero minime, anzi sarebbero limitate al logo diverso dietro il monitor.

Senza dubbio la situazione è imbarazzante per HP, anche se ovviamente l'azienda nega di aver copiato di punto in bianco l'iMac per la progettazione di questo computer.

Le caratteristiche tecniche non sarebbero nemmeno niente male essendo lo Spectre One in cionfigurazione di base dotato di touch-screen capacitivo da 23.6'', processore Intel Ivy Bridge, scheda video Nvidia con un 1GB di memoria RAM, HDMI ed NFC. Infine c'è anche la possibilità di scegliere fra hard disk tradizionale oppure SSD

Il tutto al prezzo piuttosto alto di 1299 Euro. Ma aldilà delle specifiche tecniche la somiglianza fin troppo spiccata con i prodotti di Apple potrebbe rappresentare un problema per HP, che vista la relazione non certo amichevole che l'azienda una volta di Steve Jobs intrattiene con chi prende spunto dai propri prodotti, potrebbe a breve trovare nella posta in arrivo la lettera degli avvocati di Apple, pronti a chiedere un risarcimento anche a loro.

 



Condividi post
Repost0
11 settembre 2012 2 11 /09 /settembre /2012 10:39

http://i.telegraph.co.uk/multimedia/archive/02276/gadgets6_2276295b.jpgNonostante le beghe legali con Apple e il risarcimento miliardario che Samsung dovrà (o dovrebbe) pagare al nemico, in Corea hanno di che gioire: il Galaxy S III sta rispettando le migliori previsioni e in attesa dell'iPhone 5 (a proposito, ci siamo !! domani è il gran giorno) inizia a macinare record su record.

In scia al successo dei modelli precedenti infatti lo smartphone di punta dell'azienda coreana ha raggiunto i 20 milioni di vendite in appena 100 giorni dal lancio.

Un risultato senz'altro positivo considerando che il suo predecessore diretto, il Galaxy S II, si è fermato a quota 28 milioni e che la strategia comerciale di Samsung (ad esempio l'offerta di dare in omaggio un tablet a chi acquista un GS3) sta attirando non pochi utenti verso i suoi prodotti.

E' abbastanza palese che a contribuire al successo del GS3 è stato il temporeggiare di Apple nello sviluppo dell'iPhone 5, oltre alla sempre maggiore di espansione di Android nel settore dei sistemi operativi mobili.

Quello che potrebbe preoccupare i dirigenti coreani è però proprio l'imminente lancio dell'ultimo nato in casa Apple: c'è molta attesa per il nuovo iPhone, al punto che molti utenti Apple stanno già mettendo in vendita i propri iPhone 4 e 4S per essere pronti all'acquisto.

Un eventuale e per niente improbabile successo dell'iPhone 5 potrebbe mettere il bastone fra le ruote a Samsung, anche se è una situazione ampiamente preventivata come dimostra l'uscita in anticipo rispetto al rivale diretto.   

Non sembra invece destare preoccupazioni Nokia con i nuovi Lumia, nonostante la campagna mediatica finlandese infatti i Windows Phone non sembrano ancora essere in grado di dare battaglia alle due superpotenze del settore e i dati di vendita pur essendo positivi in Europa non convincono più di tanto negli Stati Uniti, dove il mercato è quasi monopolizzato dai rivali. 


Condividi post
Repost0
10 settembre 2012 1 10 /09 /settembre /2012 11:05

http://www.opengeek.it/wp-content/uploads/2010/11/ubuntu.jpgLe fortune di Linux, in particolare di Ubuntu sono dovute in sopratutto alla possibilità di provare il sistema operativo senza bisogno di formattazioni, installazioni e quant'altro possa spaventare gli utenti meno esperti. 

Lo strumento principale di questa semplificazione nell'approccio a un mondo apparentemente così diverso da quello Windows è stato senza ombra di dubbio il LiveCD, ovvero la possibilità di far partire il sistema operativo semplicemente inserendo il cd nel lettore e riavviare il PC. 

Un procedimento semplice e immediato, che permette di provare le potenzialità di Linux senza nessun particolare accorgimento. Tutto questo sembra però destinato a finire a partire dalla prossima versione di Ubuntu, la 12.10 che sarà denominata Quental Quetzal. 

Il problema sembra essere la dimensione sempre maggiore del software: fra applicazioni di default, codec, driver e kernel di Linux oramai è quasi impossibile far entrare tutto il necessario all'avvio del sistema nei 700 MB di un comune CD. 

L'aumento di popolarità di Ubuntu, e la necessità di inserire quanto più software possibile, oltre a driver necessari a far funzionare l'hardware di qualsiasi PC si è quindi dimostrato alla lunga uno svantaggio, almeno per quello che riguarda il discorso delle distribuzioni live. 

In realtà il discorso è un pò più ampio e addirittura qualcuno nel team di sviluppo di Ubuntu mette addirittura in discussione il futuro del DVD come supporto di massa per Ubuntu.

L'idea che sta prendendo piede per il futuro è infatti quella passare alle installazioni via software center con una parte minimale del sistema avviabile via USB e il resto da installare via internet.

Il che sarebbe una scelta interessante, ma probabilmente un pò azzardata: vincolarsi in questo modo non è esattamente quello che si dice free software e i puristi di Linux (già di loro abbastanza ostili verso Ubuntu che ha aperto il mondo del pinguino alle masse) già iniziano a storcere il naso. 

Condividi post
Repost0
9 settembre 2012 7 09 /09 /settembre /2012 21:19

http://www.ilpost.it/spot/files/2012/03/google.pngPubblicare video o foto in rete è praticamente l'operazione più diffusa in rete, specie da quando grazie ai social network è diventata alla portata di tutti non solo attravero il pc ma anche attraverso smartphones e tablet. 

Video e foto sono diventati quindi una delle principali fonti di informazione su una persona dal momento che grazie ai TAG è possibile comparire anche a nostra insaputa nelle foto che qualcuno dei nostri amici ha pubblicato in rete.

Come se non bastasse questo, a rendere ancora più dura la vita ai fissati per la privacy ci penserà Google, che grazie a un brevetto molto particolare sarà tra breve in grado di riconoscere gli oggetti all'interno delle foto e dei video. In pratica a breve i servizi di Google, tra cui Youtube, saranno in grado di catalogare i contenuti pubblicati non solo grazie alle informazioni che gli utenti inseriranno al momento del caricamento ma anche attravero un algoritmo che riconosce gli oggetti che compaiono nel video.

Facciamo un esempio pratico: io utente pigro e disinteressato a far conoscere il mio video alle masse carico su Youtube un file relativo a una mia gita a Milano. L'algoritmo riconoscerà il Duomo, il castello sforzesco o qualsiasi altro monumento che compare nelle immagini e catalogherà il video in base alle parole duomo, milano ecc. 

E questa è solo una delle possibili applicazioni che si potranno fare di questo algoritmo. Una mente particolarmente portata per gli affari (e in Google ce ne sono anche troppe) potrebbe pensare di applicarlo per riconoscere la presenza di un determinato animale/oggetto nei video degli utenti e mostrargli pubblicità mirate.

Ad esempio: pubblichi il video di un gatto? è probabile che sia il tuo, perchè non inviarti una bella pubblicità sul cibo in scatola? Ovviamente una simile intuizione non è passata inosservata alle varie associazioni che si occupano della privacy degli utenti; si rischierebbe infatti di far comparire in giro per la rete molte più informazioni rispetto a quelle che l'utente aveva intenzione di mostrare, e questo non fa piacere a chi tiene molto alla sua privacy. 

Qualcuno dice che l'unico modo per non essere spiato in internet è non essere connessi, andanfo avanti di questo passo dovremo dargli ragione? 



Condividi post
Repost0
8 settembre 2012 6 08 /09 /settembre /2012 19:59

http://ilarialab.com/wp-content/uploads/iphone-3gs-fingerprint.jpgOramai l'iPhone 5 è pronto all'uscita, e in casa Apple è iniziato il momento delle scelte dolorose. Una fra tutte: quale sarà il destino dell'iPhone 3GS? il più vecchio della famiglia iPhone è a tutt'oggi uno degli smartphones più diffusi sebbene siano passati già 3 anni (quasi un era geologica per quanto riguarda la telefonia cellulare) dalla sua presentazione.

Le prime avvisaglie di un pensionamento di questo terminale si sono mostrate alla presentazione di iOS 6 che conterrà funzionalità non supportate dall'iPhone 3GS, ritenuto oramai troppo arretrato dal punto di vista dell'hardware per poter sfruttare tutte le potenzialità del nuovo iOS.  

E' questo un evento piuttosto raro per Apple, che è famosa per non abbandonare nessuno dei suoi prodotti fino a che resta in commercio. I più attenti alle vicende della mela dopo queste notizie avevano già preventivato una futura rottamazione di questo terminale, oramai destinato a fare spazio ai modelli più avanzati tecnologicamente.

Seguendo questa logica il suo sostituto come modello entry level dovrebbe essere l'iPhone 4, (se non addirittura il 4S) che quindi diverrebbe il modello più economico, cioè quello con le offerte in abbonamento con il canone più basso.

Ma negli ultimi tempi Apple sta pensando a una nuova exit strategy per il 3GS, che non lo porterebbe all'estinzione ma lo trasformerebbe nel modello base di iPhone.

L'iPhone 3GS sarebbe destinato quindi a chi vuole godere di tutti vantaggi di uno smartphone Apple senza per questo dover sottoscrivere costosi abbonamenti o spendere cifre vicine ai 1000 euro. Per gli altri invece si andrà avanti col classico metodo delgi abbonamenti, potendo scegliere dall'iPhone 4 in poi. 

L'idea di Apple potrebbe essere anche ispirata da un altro ragionamento: quello di entrare anche nel mercato dei cellulari di fascia medio-bassa. Questo settore è strategiamente molto importante per il mondo della telefonia mobile, e attualmente è dominato dai principali concorrenti di Apple, Samsung e Nokia

Utilizzando non uno smartphone realizzato appositamente ma uno dei modelli più diffusi in assoluto Apple potrebbe quindi decidere di entrare in competizione anche su questo settore di mercato.  

Condividi post
Repost0
7 settembre 2012 5 07 /09 /settembre /2012 10:11

http://cache.g4tv.com/ImageDb3/310735_S/farmville-2-available-now-its-harvesting-time.jpgGrandi notizie per tutti i Social-Agricoltori di Facebook: Zynga ha lanciato ufficialmente Farmville 2, la versione riveduta e corretta del gioco più famoso dei social networks.

Il primo capitolo era stato un successo strepitoso, per la gioia dei tanti non giocatori che ogni giorno si lamentavano delle continue richieste da parte dei propri contatti e così Zynga dopo uno sviluppo abbastanza lungo si appresta a presentarne la seconda versione completamente aggiornata.

La brutta notizia è che praticamente si tratta di un nuovo gioco: le superfattorie costruite nel corso degli ultimi 3 anni in Farmville non potranno in alcun modo essere trasferite sulla nuova versione. Si partirà tutti da zero: in parte per non dare vantaggio ai vecchi utenti e scoraggiare i nuovi, in parte perchè essendo una applicazione rifatta da zero le differenze sono troppe per permettere di importare i dati del gioco precedente nella nuova versione. 

Ad ogni modo il vecchio Farmville non sarà chiuso di punto in bianco, ci sarà ancora del tempo per sfogare il proprio pollice verde in attesa che Zynga escogiti qualcosa per non penalizzare troppo i vecchi utenti.

Le novità della nuova piattaforme sono molte: ad esempio la grafica sarà completamente 3d, e mancherà il concetto di gestione dell'energia, sostituito da quello di gestione dell'acqua. Questa sarà la risorsa fondamentale da gestire e ovviamente sarà limitata, se qualcuno ne avesse particolare bisogno dovrà comprarla in denaro reale.

Altra grossa novità è la legna: si potranno abbattare alberi per costruire edifici, oppure eventualmente si potranno comprare gli edifici già finiti (ovviamente anche questi pagando denaro reale). Inoltre con il proprio raccolto si potranno costruire oggetti e creare cibo per gli animali, oppure merce da vendere agli altri agricoltori.

Comunque essendo un gioco sociale la base sarà la stessa, sarà importante avere dei vicini, sia per ingrandire la propria fattoria che per ottenere aiuto e/o premi durante il gioco.

Per gli interessati questa è la pagina ufficiale di Farmville 2, tutti gli altri si preparino a una nuova ondata di richieste.


 

   

Condividi post
Repost0
5 settembre 2012 3 05 /09 /settembre /2012 20:53

http://2.bp.blogspot.com/-u2hVg5mpAV8/T9xET-AmDII/AAAAAAAAAgw/X7A6oXUtJ8I/s1600/facebook_logo.pngAl momento della quotazione in borsa di Facebook molti addetti ai lavori si erano mostrati abbastanza scettici, presentando non pochi dubbi a chi invece era entusiasta della nuova trovata di Mark Zuckerberg

In effetti i segnali erano più che positivi: l'ascesa del social network in questione dal punto di vista numerico ed economico era inarrestabile, e superato il miliardo di iscritti il passo successivo non poteva essere che la quotazione in borsa.

Un affare senza precedenti secondo alcuni analisti, ma che in realtà man mano che passa il tempo si sta dimostrando un fallimento totale: in pochi mesi si è passati dal prezzo iniziale di 38$ ad azione al minimo storico di 17.58$.

Una svalutazione di oltre il 50% non è esattamente quello che si aspettavano a Menlo Park, e nemmeno quello che preventivavano gli investitori iniziali (fra cui due colossi dell'economia come Morgan Stanley e JP Morgan) che si erano calati nell'impresa con molto entusiasmo convinti di aver trovato l'affare del secolo sotto forma di social network.

Ad essere precisi è Facebook nel complesso a passare un momento poco felice. La crescita degli anni precedenti sembra essere un lontano ricordo, anche perchè probabilmente si è raggiunto il massimo risultato possibile e più di tanto non si può più crescere, almeno per quanto riguarda il numero di utenti.

Come conseguenza si sono ridotti sia i guadagni pubblicitari che quelli relativi al social gaming, col risultato che anche Zynga non sta avendo un grande successo in borsa, nonostante cityville, farmville e giochini vari.  

Non solo, il valore complessi dell'azienda Facebook è calato di oltre 50 miliardi di dollari, e la situazione non sembra destinata a migliorare, anzi addirittura il record al ribasso potrebbe essere ritoccato entro fine anno, quando secondo le previsioni più pessimistiche si dovrebbe arrivare al valroe di 15$ per azione.


Condividi post
Repost0
4 settembre 2012 2 04 /09 /settembre /2012 20:08

http://www.iphone3gsystem.fr/wp-content/uploads/2012/09/bruce-willis-apple.jpgSiete abituati al Bruce Willis di Die Hard, inarrestabile fra esplosioni, nemici armati fino ai denti e aerei in fiamme? strano ma vero, il prossimo nemico da sconfiggere per uno degli attori più famosi del mondo non è un personaggio di uno dei suoi tanti film d'azione, ma Apple.

La questione riguarda quello che gli esperti del settore chiamano Testamento Digitale: cioè il diritto di una persona di lasciare in eredità a chi gli pare i files contenuti sul propro PC. Sembrerebbe banale dire che ognuno può fare ciò che vuole col contenuto del proprio hard disk, in realtà non è esattamente, e a scoprirlo è stato proprio il nostro eroe preferito.

Stando a quanto dicono i media inglesi la collezione di mp3 di Bruce Willis è immensamente vasta, e lui da buon padre di famiglia avrebbe intenzione di lasciarla in eredità alle proprie figlie.

Ma, sorpresa delle sorprese, non si può fare: la licenza d'uso di iTunes infatti non prevede che al download del brano consegua il possesso dello stesso da parte dell'utente come avviene per un qualsiasi supporto fisico.

Si può parlare al massimo di concessione in uso personale che cessa al momento della morte (che auguriamo colga più tardi possibile i membri della famiglia Willis). 

Ma, sempre secondo i tabloid inglesi, Bruce Willis non si arrende e sarebbe pronto a portare in tribunale la questione. Nonostante nessuno confermi la notizia oltre i suddetti inglesi, famosi per lanciare scoop che in realtà sono bufale travestite, il problema si potrebbe porre sul serio se qualcuno decidesse di lanciarsi in una crociata simile.

Il concetto è abbastanza semplice: secondo il contratto che si accetta al momento della creazione, il download digitale da iTunes si basa su un account personale non cedibile, proprietà che viene trasmessa anche ai contenuti scaricati dall'utente. 

Chi è abituato alla vecchia concezione della collezione di dischi/libri/fumetti che si tramanda da padre in figlio per generazioni fino a che uno degli eredi non decide di fare pulizia in cantina rimarrà abbastanza basito nello scoprire che nell'era digitale non si è proprietari di ciò che si scarica ma semplici utilizzatori.

I files musicali, gli ebook e quant'altro sia fruibile sotto forma di byte pur essendo equiparati ai supporti fisici reali in realtà non lo sono, in quanto restano entità logiche e non fisiche, di cui il proprietario resta sempre il servizio da cui vengono scaricati. 

Condividi post
Repost0