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27 marzo 2012 2 27 /03 /marzo /2012 22:03

http://www.tvdigitaldivide.it/wp-content/uploads/2011/07/Mediaset.gifSe i semplici appassionati di informatica (come me ad esempio) utilizzano un dominio con il proprio nome più per narcisismo che per reale necessità lo stesso non si può dire per le aziende piccole o grandi che siano.

Al giorno d'oggi avere un sito internet che rimandi immediatamente al nome dell'azienda è una necessità, specialmente nel campo della comunicazione. Il problema è che un dominio internet (per i non esperti ricordiamo che il nome che digitiamo nel browser in realtà non è altro che un modo alternativo per raggiungere l'indirizzo IP del server) non si possiede in eterno e periodicamente bisogna rinnovare la concessione, pena la perdita dei diritti su quel dominio.

Se pensate che difficilmente una azienda dimentichi di rinnovare il proprio dominio trovandosi così senza più il proprio nome su internet sappiate che a Mediaset (la tv dei miracoli dove tutto può accadere) succede anche questo. 

L'azienda di Canale5, Rete4, Italia1 ecc. non ha effettuato per tempo le pratiche necessarie al rinnovo della concessione per il dominio mediaset.com e non solo, ha lasciato passare anche il periodo di tolleranza di 30 giorni durante il quale si ha la precedenza per riacquistarlo.

Morale della favola: l'americano Didier Madiba, titolare della Fenicius Llc ha acquistato in una normale asta su internet il dominio in questione, diventandone il legittimo proprietario.

A nulla sono valse le lamentele del gruppo di Cologno Monzese che ha provato a ribaltare la situazione ricorrendo al tribunale del WIPO (World Intellectual Property Organization) per denunciare la malafede del signor Madiba, accusato di aver agito violando i diritti dell'azienda sul marchio.

Il giudice ha però ritenuto non sufficienti e troppo generiche le accuse volte dal Gruppo Mediaset al nuovo proprietario di mediaset.com che d'altro canto affermava di aver agito nel pieno dei suoi diritti dato che le due parole media e set sono di uso comune e non rappresentano un marchio specifico. Tesi sostenuta anche dal giudice, che ha rigettato il ricorso dell'azienda italiana.

A questo punto a Mediaset non resta che rassegnarsi o cercare di trovare un accordo economico (si fa per dire, per un dominio simile potrebbero essere necessari centinaia di milioni di euro) con il nuovo proprietario.   

Ad Arcore qualcuno non sarà molto contento, e del resto con quello che spende in segretarie qualcuno che gli ricordi le scadenze sarebbe gradito.  

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26 marzo 2012 1 26 /03 /marzo /2012 21:55

http://it.emcelettronica.com/files/node_images/apple_logo_rainbow_6_color_[1600x1200].jpgE' periodo di indiscrezioni nel mondo della tecnologia, dopo i rumors su Windows 8 è il turno di Apple, che finisce nel mirino dei soliti ben informati per quanto riguarda la nuova versione di iOS

Sembra infatti che nel corso della Apple Worldwide Developers Conference prevista a San Francisco nella settimana dall'11 al 15 Giugno la casa di Cupertino sia pronta a presentare grosse novità.

Niente è stato ancora confermato, nemmeno le date dell'evento, ma le voci in merito sembrano essere piuttosto verosimili, dal momento che Apple è solita presentare le sue anteprime proprio in questo periodo dell'anno come avvenne già l'anno scorso per l'iPhone 4S.

Resta da vedere cosa sarà presentato: le voci di corridoio parlano della versione per sviluppatori di iOS 6  ma in realtà le attese sono tutte per quella che potrebbe essere la conferma dell'arrivo del nuovo iPhone.

Se infatti l'azienda seguisse le stesse tempistiche dell'anno scorso prima dell'estate dovrebbe essere presentato il nuovo sistema operativo mobile, e poi in autunno sarà la volta del tanto atteso iPhone 5. 

Questo, a rigor di logica, dovrebbe essere lo scenario più probabile: prima ci sarà la presentazione delle novità introdotte dalla nuova versione di iOS (novità che non sono state ancora anticipate però...) e poi dopo qualche mese di attesa e una campagna mediatica imponente come è tradizione di Apple, il pubblico sarà pronto ad assaltare gli Apple Store alla conquista del nuovo gioiello della mela.

Tutto è ancora da chiarire e confermare, nell'attesa di notizie più precise e di qualche anticipazione ulteriore non ci resta che sfogliare il calendario ed aspettare (con ansia oppure no dipende da quanto amate i prodotti Apple) la data fatidica. 



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25 marzo 2012 7 25 /03 /marzo /2012 17:49

http://www.amicogeek.it/wp-content/uploads/2011/03/scoprire-recuperare-rubare-password-facebook-amico-amicogeek.it_.jpegSiete alla ricerca di lavoro e frequentatori accaniti dei social network? Se durante le vostre avventure alla ricerca di un posto di lavoro doveste capitare per gli Stati Uniti fate molta attenzione: secondo l'allarme lanciato dall'American Civil Liberties Union nelle aziende a stelle strisce sta diventando una prassi comune quella di chiedere ai candidati che si presentano ad un colloquio di lavoro le credenziali di accesso ai propri siti social. 

L'alibi è quello di conoscere più dettagliatamente la persona che si sta valutando attraverso lo studio delle sue abitudini in internet, ma senza dilungarci troppo nelle spiegazioni tecniche, un comportamento simile è una chiara (anche e velata dal fatto di essere una richiesta e non un obbligo) violazione della privacy.

Certo, nessuno vieta all'aspirante lavoratore di comunicare una password fasulla, ma quanti alla ricerca di lavoro rischierebbero di giocarsi la possibilità di essere assunti solo per questo motivo?  

Se da un lato è addirittura Facebook in persona a dichiarare che una richiesta simile viola i suoi termini di servizio (che vietano chiaramente all'utente di cedere la propria password a terzi) dall'altro le aziende si giustificano dicendo che in questo modo possono verificare se l'aspirante lavoratore utilizza internet per comportamenti illegali come relazioni con minori e pirateria informatica ed in generale per verificare che segua un comportamento morale che sia in linea con quanto richiesto dall'azienda.  

Visto in questi termini il comportamento delle aziende sarebbe quasi da elogiare, resta però un dettaglio non affatto trascurabile: tutte queste cose si possono vedere anche soltanto cercando il nome di una persona su Facebook, Twitter ecc.

Chi non ha la bacheca privata o la protezione sui tweet (e sono la maggior parte degli utenti a non avere impostata nessuna regola per la privacy sui loro social network) può essere analizzato senza bisogno di conoscere la propria password. 

Allora per quale motivo le aziende vogliono conoscere la password di facebook dei loro aspiranti dipendenti? questo non ci è dato di saperlo, ma di certo io non mi fiderei di un azienda che vuole entrare cosi nel profondo nella vita dei propri dipendenti. 

 


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24 marzo 2012 6 24 /03 /marzo /2012 15:11

Sembra che dovremo aspettare ancora fino all'autunno per vedere sugli scaffali dei negozi la versione definitiva di Windows 8 il Sistema Operativo di Microsoft che tenterà di bissare il successo del suo predecessore. 

Voci vicine all'azienda (ma non confermate) infatti darebbero pronta Microsoft a terminare lo sviluppo entro l'estate per lanciare sul mercato il nuovo sistema operativo entro l'inizio di Ottobre, quando nelle intenzioni dell'azienda dovrebbe essere effettuata la presentazione ufficiale. 

http://ziogeek.com/wp-content/uploads/2012/02/win8-windows8start-ziogeek.jpgSono molti i dispositivi che dovrebbero uscire corredati di Windows 8: in particolare Nokia e Dell avrebbero già pronti dei prototipi di tablet che utilizzeranno il software Microsoft, ma sembra che anche gli altri costruttori (si vocifera di almeno 30 aziende) siano già al lavoro per presentare il prima possibile dispositivi che sfrutteranno le nuove caratteristiche del sistema di Microsoft.

Se sull'interesse di Nokia verso il lavoro di Microsoft non avevamo dubbi, anche per via della collaborazione intrapresa nel campo della telefonia mobile con Windows Phone, il fatto che anche altri produttori siano fortemente interessati a Windows 8 è una grossa sorpresa innanzitutto perchè Microsoft col suo nuovo progetto ha intenzione di sfidare colossi come Android e Apple che già da tempo sono sul mercato dei tablet, ma anche perchè la consumer preview di Windows 8 non è sembrata proprio a prova di bomba, tanto da andare in crash addirittura nel bel mezzo di una presentazione avvenuta durante il Microsoft Dynamic Convergence di Houston (Texas). 

C'è da dire però che a Redmond sono abituati a questo genere di imprevisti (una cosa simile capitò a Bill Gates in persona durante la presentazione di Windows 98) e che le intenzioni dell'azienda di aprirsi la strada verso il mondo dei dispositivi mobili attraverso il suo nuovo sistema operativo non sono state minimamente intaccate dall'incidente.

Anzi, pare che addirittura Windows 8 sarà già pronto al momento dell'uscita per essere installato non solo sui dispositivi basati sulla piattaforma Intel, ma anche su dispositivi basati sull'architettura ARM e che addirittura per quest'ultima saranno ben cinque (tra cui tre tablet) i devices che saranno in vendita da subito con preinstallato il nuovo sistema operativo.

Nell'attesa di conferme ufficiali da parte dell'azienda chi vuole può provare la consumer preview di Windows 8 scaricandola direttamente dal sito di Microsoft, ricordate però che essendo una versione molto provvisoria è consigliabile installarla solo una macchina virtuale o su un PC su cui non ci siano salvati dati indispensabili.  

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23 marzo 2012 5 23 /03 /marzo /2012 14:45

Sia che siate tra i tanti single che affollano la rete – in cerca, magari, di una relazione, qui come nella vita reale – sia che invece abbiate un fidanzato che non si stanca mai di mettervi in guardia da eventuali pretendenti internauti, in qualche maniera vi sarete posti il problema della “conoscenza su internet”.

http://cdn.comluv.com/wp-content/uploads/2011/01/online-dating1.jpgConoscere gente tramite la Rete è una delle occupazioni di ognuno di noi; che questo avvenga tramite specifici siti creati ad hoc, oppure accada su Social Network (in nomine est omen), Internet ha sicuramente il merito di mettere in contatto individui anche molto lontani da loro geograficamente e culturalmente.

Ecco quali sono i siti o le piattaforme in cui è più facile conoscere gente e ampliare le nostre conoscenze:

Facebook: Lanciato nel febbraio 2004, il Social Network più famoso di sempre non ha certo bisogno di presentazioni. Con i suoi 850 milioni di utenti attivi è il secondo sito più visitato del mondo dopo Google ed è tradotto in oltre 70 lingue. La creatura di Mark Zuckerberg è certamente il modo migliore per rimanere in contatto a distanza con gli amici, ma anche per conoscere meglio gli interessi di una persona che abbiamo appena iniziato a frequentare. (Paese: USA)

Blogger:è la piattaforma di blogging gestita dal colosso Google, nonché, forse, una delle più antiche nel suo genere, essendo nata addirittura nel 1999. Attualmente il sito ospita tra i 15 e i 20 milioni di Blog, mettendo in comunicazione tra loro milioni e milioni di persone attraverso commenti e messaggi privati. (Paese: USA)

eDarling: è uno dei maggiori siti di online dating in Europa, con una massiccia e capillare presenza in ben 12 paesi del Continente. Nato in Germania nel 2008, secondo le stime ufficiali conterebbe più di 11 milioni di utenti. Il metodo di conoscenza del matching offre l’opportunità di una ricerca mirata di nuove persone mediante un test della personalità a scopo di instaurare relazioni sentimentali serie. (Paese: Germania)

FreeForum: è la più grande piattaforma di Forum della Rete. Attraverso le pagine dei differenti forum ospitati sui suoi server e per merito delle discussioni avviate, milioni e milioni di utenti ogni secondo condividono le proprie passioni e si scambiano le proprie idee, dando vita a nuovi rapporti sociali. (Paese: USA)

Chatta:è, per finire, la più grande Chat italiana, con più di 2 milioni di iscritti. Presentarla non avrebbe senso essendo la prima modalità di contatto che ci viene in mente, subito dopo la mail, pensando ai rapporti mediati dal computer. Presente in rete dal 2001, è interamente finanziata dai proventi pubblicitari. (Paese: Italia)

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22 marzo 2012 4 22 /03 /marzo /2012 21:59

http://pocheidee.altervista.org/imagesPost/internet_veloce.jpgQuando si confronta la velocità della rete internet domestica con altri utenti è un pò come la storia dell'erba del vicino: si trova sempre qualcuno che si vanta di avere la connessione più veloce della nostra.

Lo stesso discorso vale per le compagnie telefoniche: ognuna afferma di offrire il servizio più veloce. Bene: chiunque fa dell'essere dotato della velocità di connessione maggiore una sorta di orgoglio personale dovrà subire una dura mazzata. 

I ricercatori del tecip (Istituto delle Tecnologie della Comunicazione, dell'informazione e della Percezione) della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa e del Laboratorio di Reti Fotoniche del cnit hanno infatti realizzato il prototipo di quella che una volta in esercizio sarà la rete più veloce in assoluto, con la bellezza di una velocità di trasmissione di 1 Tb al secondo

L'esperimento, in collaborazione con la compagnia spagnola Telèfonica ed Ericcson aveva già ottenuto ottimi risultati nella sua prima fase, durante la quale era stata realizzato in Spagna (fra Granada e Jaèn) un primo tratto di rete ad alta velocità per il traffico dati di tutti i giorni della lunghezza di 300 km che ha raggiunto la velocità di 450 Gb al Secondo sul singolo canale. 

Sembrerebbe già un risultato eccezionale, ma i nostri ricercatori non si sono accontentati e in laboratorio sono riusciti a migliorare ancora di più risultati dell'esperimento, fino ad ottenere la velocità record di 1 Tb al secondo.

Tanto per chiarire le idee a chi non è pratico di numeri, una velocità simile permetterebbe di scaricare in un secondo oltre 300 film in HD e più di 3000 in definizione standard. Non solo, con una rete simile si potranno gestire in contemporanea 500.000 collegamenti Adsl a 20 Mb/s.

Insomma sarebbe davvero un passo avanti per le infrastrutture di rete non solo nel nostro Paese ma in tutto il mondo.

Anche se è ancora presto per vedere effettivamente realizzata una rete in fibra ottica di queste capacità (ed è ancora da testare l'effettiva capacità di trasmissione in condizioni di lavoro) non possiamo che rendere merito ai ricercatori italiani, che nonostante la situazione non certo esaltante del settore della ricerca nel nostro Paese riescono sempre a stupirci e a farci fare bella figura in giro per il mondo. 



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20 marzo 2012 2 20 /03 /marzo /2012 21:34

http://notebookitalia.it/images/stories/android_linux.pngIl Kernel 3.3 di Linux è finalmente realtà, e porta in dote tantissime novità che gli amanti del sistema operativo del pinguino non tarderanno ad esplorare in tutti i loro aspetti ed utilizzare sia per sviluppare applicazioni che per l'utilizzo di tutti i giorni.  

Ma al netto delle grosse novità che il nuovo kernel di Linux ha in serbo per il mondo dei PC, una delle caratteristiche più interessanti riguarda la piena compatibilità con Android.

Questa nuova release di quello che è il cuore di tutte le distribuzioni Linux permetterà a sviluppatori e case produttrici di utilizzare tutte le funzionalità native di Linux anche per la produzione di smartphones, tablet e quant'altro vogliano far funzionare attraverso una versione di Android.

Un vantaggio non da poco dal momento che si potranno realizzare applicazioni completamente compatibili sia con Linux che con Android. Per fare un esempio, la stessa app utilizzata per la messaggistica istantanea sul proprio smartphone, se riscritta utilizzanto le specifiche del nuovo Kernel di Linux potrebbe essere utilizzata anche sul tablet, sul netbook o sul PC, il tutto senza bisogno di modifiche e/o correzioni da parte del programmatore. 

Non solo: pensate alle versioni personalizzate di Linux che da anni oramai sono disponibili per chiunque voglia provarle (o per chiunque voglia creare la propria distribuzione personale).

Lo stesso potrebbe avvenire anche per le versioni Android; chiunque abbia un pò di dimestichezza con la programmazione e con il mondo open-source potrà cimentarsi nell'opera di creare la propria versione di Android da utilizzare come meglio crede (anche per farla girare su un PC volendo, il kernel è lo stesso...).

Ma potremmo anche provare a fare il viceversa e creare una distribuzione Linux che giri sul nostro smartphone allo stesso modo in cui girerebbe sul nostro notebook. Ma in realtà le potenzialità dell'integrazione fra il mondo dei PC e quello degli smartphones sono potenzialmente infinite, e data la moltitudine di dispositivi basati su Android e/o Linux non ci sarebbe da meravigliarsi se a breve venisse presentata più di una novità.

Un bel passo avanti verso quello che è un pò l'obiettivo di tutti i produttori: integrare completamente dispositivi mobili e computer. Quello che Microsoft ha intenzione di fare con WindowsWindows Phone 8 in casa Android potrà essere ottenuto attraverso l'integrazione totale con Linux. Non resta che attendere l'uscita, prevista nei prossimi mesi, del sistema operativo di Microsoft per vedere chi la spunterà. 

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19 marzo 2012 1 19 /03 /marzo /2012 21:23

La Timeline di Facebook diventerà obbligatoria per tutti gli utenti entro i prossimi mesi nonostante le proteste e le critiche di chi entusiasata della novità non ha esitato ad abilitarla, salvo poi scoprire che non era più possibile tornare indietro ed essere costretto a tenersela.

http://4.bp.blogspot.com/-6efIx93o890/TqeyGFiSKqI/AAAAAAAADzU/tfP0Q8LvxTE/s1600/Disattivare%2Btimeline%2Bfacebook.jpgSe anche voi siete fra gli utenti che non sopportano il layout della nuova pagina personale di Facebook e meditate soluzioni estreme come la cancellazione e la creazione di un nuovo account che non abbia la timeline attivata o addirittura minacciate l'abbandono totale del Social Network di Mark Zuckerberg da oggi è disponibile la soluzione ai vostri problemi, sotto forma di estensione per tutti i maggiori browser: Chrome, Firefox ed Internet Explorer

Timeline Remove, è questo il nome dello strumento miracoloso che ci permetterà, una volta installato nel proprio browser, di navigare sulle pagine di Facebook come se la Timeline non fosse mai stata attivata.

Il funzionamento è piuttosto semplice: una volta scaricata ed installata tramite i repository del proprio browser basterà cliccare sull'icona del plugin per abilitare e disabilitare a piacimento il layout di default di Facebook, in modo da passare alla vecchia visualizzazione e/o alla nuova in modo rapido e completamente indolore. 

C'è da dire che sono già oltre 50mila gli utilizzatori di questa estensione, un numero abbastanza alto che sta ad indicare che forse la Timeline di Facebook non è proprio un'idea brillante (anche se a me piace un sacco ad essere sincero).

Ad ogni modo se proprio non la sopportate e volete tornare al layout originale di Facebook questa è strada da percorrere, non dite che non ve l'avevo detto.  

 

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18 marzo 2012 7 18 /03 /marzo /2012 18:10

http://www.ilsoftware.it/public/shots/firefox_0910_news.jpgLa guerra dei Browsers si combatte sempre più sul campo di battaglia dell'integrazione col sistema operativo ospite, territorio nel quale fino ad ora a farla da padrone è Google Chrome che forte del suo sistema di aggiornamenti basato su di una estensione della shell di Windows riesce a scaricare ed installare aggiornamenti senza che l'utente debba eseguire alcuna azione a contorno.

Firefox, rivale diretto di Chrome per quanto riguarda i browser su sistemi Microsoft, invece utilizza un sistema diverso, e sebbene gli aggiornamenti vengano scaricati automaticamente, l'utente per l'installazione della nuova versione del browser di Mozilla deve confermare l'operazione tramite la schermata di User Access Control tipica dei sistemi Windows da Vista in avanti. 

Bene, gli sviluppatori di Mozilla hanno deciso di correre ai ripari ed introdurre un meccanismo di update del tutto simile a quello di Chrome.

Tutto questo allo scopo di rendere più snello ed efficiente il meccanismo di aggiornamento in vista dell'introduzione della nuova politica di rilasci intrapresa (che nei piani del team di sviluppo dovrebbero portare ad una Major Release ogni 6 settimane).

Infatti, per eseguire rilasci cosi ravvicinati nel tempo c'è bisogno di un processo di aggiornamento molto più invisibile ed automaitzzato di quello attuale, in modo che l'utente possa continuare ad utilizzare il browser nella più totale continuità di utilizzo (cosa che chiaramente non avviene se ad ogni nuovo rilascio questi deve far partire manualmente l'installazione).

Ad ogni modo ci vorrà ancora qualche mese affinchè questa novità venga introdotta effettivamente. Secondo Robert Nyman, Technical Evangelist di Mozilla (per chi non lo sapesse gli evangelist in informatica sono le persone incaricate di convincere gli utenti ad utilizzare un determinato prodotto) la prima versione ad utilizzare l'aggiornamento silente dovrebbe essere la 13, prevista per il mese di Giugno. 


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17 marzo 2012 6 17 /03 /marzo /2012 19:57

Dopo il Commodore 64, di cui abbiamo parlato recentemente, non poteva mancare nell'appuntamento con la storia dei computer di quando noi 30enni eravamo piccoli lo ZX Spectrum, quello che all'epoca fu il rivale più agguerrito del C64 in quella che fu la prima guerra commerciale dell'informatica. 

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/3/33/ZXSpectrum48k.jpg/800px-ZXSpectrum48k.jpgProdotto a partire dal 1982 dalla Sinclair Research Ltd era basato sul microprocessore Z80 (chi come me ha fatto l'istituto tecnico probabilmente lo ricorderà, io ci ho studiato il linguaggio Assembly) e specie in Europa entrò in competizione con il computer di Commodore sopratutto per via del prezzo decisamente più abbordabile (al punto che le recensioni dell'epoca parlavano del computer domestico migliore dal punto di vista del rapporto qualità-prezzo). 

Il suo successo fu tale che venne copiato/esportato in quasi tutti i paesi, Stati Uniti compresi. Le sue caratteristiche tecniche erano abbastanza in linea con quelle dei computer dell'epoca e prevedevano: 

  • processore Zilog Z80A a 3,5 MHz
  • 16 kB ROM contenente il sistema operativo e l'interprete BASIC in versione personalizzata dall'azienda
  • 16 kB RAM (espandibili a 48 KB) a seconda della versione

La novità riguardava però le potenzialità grafiche dello ZX Spectrum. Il computer operava sempre in modalità grafica (un lusso per quei tempi) la memoria video poteva essere indirizzata direttamente ed aveva una risoluzione di 256x192 Pixel.

Nonostante non avesse hardware dedicato espressamente alla grafica come i suoi rivali, lo Spectrum, grazie alla potenza del processore poteva far girare senza problemi i giochi con animazioni e grafica complesse. 

Non aveva bisogno di un monitor ma si collegava a qualsiasi TV PAL in bianco e nero o a colori sul canale 36.

Altra caratteristica peculiare era l'estetica: lo Spectrum si presentava con una scocca di colore nero con la banda arcobaleno e la tastiera a 40 tasti in lattice davano un look molto minimale ma che allo stesso tempo faceva molto hacker. Le periferiche utilizzabili erano quelle classiche dell'epoca: il registratore per caricare i programmi da nastro magnetico poteva essere (a differenza del rivale C64) un qualsiasi registratore a cassette da collegare tramite connettori da 3,5mm.

Questo però era sia un limite che un vantaggio: la lentezza di caricamento dei programmi era compensata dal fatto che non c'era bisogno di costose periferiche per utilizzarli, ma bastava un comune mangianastri (che negli anni 80 era disponibile per chiunque).

Era anche dotato di una porta di espansione a cui si potevano collegare joystick, stampante e lettore floppy disk. 

Dal punto di vista del software, essendo un computer pensato più per la produttività che per lo svago, erano più gli applicativi per l'home office che non i giochi. In alcuni casi il software era venduto sotto forma di programma da scrivere e compilare di persona. La libreria di software era comunque molto vasta e permetteva di svolgere praticamente qualsiasi compito da ufficio, dai fogli di calcolo all'elaborazione di testi.                                                                              

Nonostante il successo della prima versione quelle successive (che dovevano vedersela con le prime console a 16bit oltre che con i rivali nel campo dei computer) non riuscirono a replicarne i risultati e la Amstrad che nel frattempo era subentrata alla Sinclair nella produzione, pur non abbandonando il progetto (che nei paesi dell'est ebbe grande successo per via del prezzo concorrenziale) decise di puntare su altri modelli.

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